La storia di una “ex” brava ragazza ..
Proprio così, colei che mi accompagna fedelmente da ormai 6 anni, ultimamente ha deciso di mettere “del pepe” nella nostra relazione, giusto per farmi ricordare uno dei motivi per cui la scelsi tempo fa ..
Con un’introduzione così l’immaginazione corre in fretta e lascia spazio a fantasie, in realtà la protagonista di questo articolo è sempre lei, la Tracer 😉
Nel corso di questi 6 anni – ricordo che era il lontano febbraio del 2015, quando Paolo (Motortimes di Saronno) mi consegnò la Tracer – ho allestito la moto in modo da cucirmela addosso, impiegando accessori prettamente rivolti al turismo in coppia ed utili alle tratte quotidiane in tutte le stagioni.
Però le abitudini ed i ritmi cambiano e con essi anche le esigenze. Alcune questioni che mi hanno impegnato negli ultimi tempi ed il gioioso arrivo di un “nano” in famiglia, mi hanno portato ad utilizzare la Tracer sempre meno, per brevi tratte e principalmente nei weekend, giusto quando la quotidianità richiede uno “stop” ed un pò di sano “detox”!
Ecco quindi che, con qualche modifica e qualche regolazione, quella che per me era una “instancabile viaggiatrice”, grazie anche alle sue doti poliedriche si è trasformata in una “cattiva ragazza” pronta a soddisfare i pensieri più “malsani” (virgolette d’obbligo).
Via il cupolino originale con relativo deflettore e spazio a qualcosa di decisamente più aggressivo. Questa è forse la modifica estetica più d’impatto, che già dal primo sguardo regala alla Tracer un’aspetto tutt’altro che tranquillo. La scelta è caduta sul minimale cupolino (nero opaco) del catalogo Urbano Bruni, decisamente rastremato ed incapace di proteggere il pilota dall’aria, ma che non crea alcuna turbolenza a casco/spalle (al contrario dell’originale che risulta efficace solo con il deflettore aggiuntivo installato).
Via borse laterali e bauletto, largo alla linea più snella del codone. Tutt’altra guida quella senza le valigie laterali ed il bauletto, non ne ho mai sofferto la presenza, portando spesso ed alternativamente sia le une che l’altro, ma se si alza il ritmo i vantaggi della loro assenza si fanno sentire, sia a livello dinamico che in termini di sicurezza (minor peso da gestire). Ora sono indeciso se eliminare anche i telai di supporto o no (sono dei Givi a sgancio rapido, quindi facilmente asportabili), per logica andrebbero eliminati, ma mi ricordano vagamente alcuni componenti installati sulla “MT07 MOTO CAGE”, progetto che aveva il suo perchè!
Via anche i generosi fendinebbia, sostituiti da piccoli fari ausiliari di profondità. Ho spesso lodato “qualità e caratteristiche” dei fari fendinebbia proposti da Yamaha come accessorio “originale” per la Tracer, ma esteticamente questi dispositivi (di produzione SW-Motech) li ho sempre trovati di eccessive dimensioni per la linea della moto. Dopo molte ricerche ho trovato dei prodotti che, per il rapporto “qualità/prezzo” e per le loro dimensioni ridotte hanno degnamente sostituito i fendinebbia originali. Esteticamente risultano molto più gradevoli scomparendo quasi nell’insieme, anche se questi piccoli fari – in quanto a “diffusione della luce” – non hanno nulla a che vedere con i precedenti, perché emettono un fascio di luce molto concentrato, sono utili solo per “farsi vedere” dai soliti distratti! Tocco del tutto personale la colorazione gialla del vetro, stile “retrò” ma con moderna tecnologia LED.
Spazio a piccoli particolari in alluminio con tinta nera opaca. Con il tempo ho collezionato una serie di piccoli accessori, di diversa produzione e distribuzione, che oggi mi hanno consentito di eliminare alcune “plasticaccie” impiegate da mamma Yamaha, a favore di componenti più ricercati in alluminio lavorato. In particolare ho installato le protezioni dei sensori ABS sia all’anteriore che al posteriore, una piccola protezione del serbatoio del liquido freno posteriore, ed un paracatena decisamente più accattivante dell’originale, quest’ultimo del catalogo Urbano Bruni.
Regolazione più sportiva delle sospensioni. Come ampiamente analizzato in questo articolo: “Modifica sospensioni originali – ARP Race Suspension – Yamaha MT-09 Tracer” sulla mia Tracer ho lo “Step0” by ARP, che mi consente con “pochi clic” di ottenere una diversa (tangibile) regolazione delle sospensioni, al fine di ottenere una risposta più o meno aggressiva a seconda dell’esigenza. Grazie alla modifica le variazioni nelle regolazioni si avvertono, contrariamente a ciò che avveniva con la situazione originale delle sospensioni, ed il tutto oggi è stato reso più “sostenuto e reattivo” (per farla breve e non entrare in tecnicismi poco utili), con una minima – ma accettabile – perdita del confort in marcia.
Nuovo scarico, bene ma non benissimo! Sulle precedenti moto, installando uno scarico aftermarket ho sempre avuto una odiosa perdita di coppia ai bassi regimi, perdita che sull’erogazione del CP3 non sarebbe accettabile. So bene che tramite una rimappatura della centralina al banco, la questione si risolverebbe, ma è una procedura che vorrei evitare. La mia esigenza è comunque di sostituire lo scarico di serie, perchè dopo 6 anni di onorato servizio ha bisogno di manutenzione (le brevi tratte quotidiane, invernali, che non gli ho mai risparmiato, lo hanno logorato per bene). La scelta è caduta su uno degli scarichi aftermarket con il “miglior” rapporto qualità/prezzo che si possa trovare, il RoadsItalia modello Special Titanium Black, esteticamente gradevole ma prestazionalmente da rivedere. Temo che in RoadsItalia si siano preoccupati di progettare lo scarico per poterlo installare fisicamente sulla Tracer, non certo per consentire al CP3 di lavorare al meglio .. vi aggiornarò in un prossimo articolo dedicato!
Concludo questo articolo chiedendovi di lasciare (se vi fa piacere) un commento qui sotto, nel quale mi raccontate la vostra esperienza e le scelte che avete fatto per personalizzare la vostra Tracer!
Buona strada a tutti, Lele 😉
Prova scarico G&G bike
Grazie Jack per il consiglio 😉
Ciao Lele, un consiglio appassionato e tecnico!….
La maggioparte dei costruttori di scarichi segue queste regole per progettare uno scarico:
Deve essere più dritto possibile, meno curve, meno saldature, piu prestazioni, meno costi.
Deve occupare lo stesso spazio di quello originale, meno staffe, più estetica, meno costi.
I tubi devono avere diametri standard, meno parti, meno saldature, meno cronicità, meno costi.
Deve montare più silenziatori, più commerciale, meno costi.
Deve aumentare molto la potenza, più corto più potenza, ma solo in alto!
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La Tracer 900 e la sua sorella MT-09 per avere una erogazione lineare della potenza hanno bisogno di uno scarico lungo, con collettori lunghi, ecco perché i collettori sono tortuosi e nel barilotto i gas compiono un percorso tortuoso.
Guarda questo scarico Akrapovic è destinato ad un impiego racing, quindi deve fornire più potenza agli alti regimi. https://www.wrs.it/it/impianti-completi/51344-scarico-completo-inox-racing-akrapovic-yamaha-mt-09-fj9-fz9-2014-2020-3831113515016.html
Quello che hai installato è molto più corto.
Grazie del feedback Michele! Si, il RoadsItalia è decisamente più corto dell’originale, sia di collettori che di terminale. Con la modifica al db killer consigliata da altri appassionati (che montano il medesimo scarico), la moto non accusa perdite tangibili o cali di potenza fastidiosi. A breve si sistemerò anche l’elettronica ed il tutto dovrebbe tornare a funzionare a dovere.
Ciao Lele.
Ho da poco acquistato una tracer 900 del 2016.
Ho sempre sostituito il sistema di scarico alle mie precedenti moto (triumph, ducati) con risultati non sempre ottimali in termini di prestazioni.
Come ti stai trovando il lo scarico roadsitalia?
Hai sostituito anche il filtro aria?
Ciao Mike, come dicevo tempo fa, la sostituzione dello scarico sulla Tracer avviane interamente (dai collettori al finale) e purtroppo il prodotto proposto da RoadsItalia non brilla sulla Tracer in quanto a prestazioni (nulla da dire a livello estetico).
Con la modifica al db killer consigliata da altri appassionati (che montano il medesimo scarico), la moto non accusa più perdite tangibili o cali di potenza fastidiosi, che sono evidenti installando lo scarico come da scatola.
Va rivista l’elettronica per farla girare a dovere.
No, io non ho installato il filtro aria, solo scarico (con db killere catalizzatore) 😉
Ciao Lele! Innanzitutto complimenti per il tuo blog, utilissimo per ogni Tracerista.
Parlando di faretti led… io ho montato i Givi S322, ma mi piacerebbe ritoccarli aggiungendo un interruttore nel blocchetto di sinistra, che come sai ha delle sedi predisposte al cruise control. Ora ho l’interruttore originale esterno al blocchetto, funzionale ma un po’ scomodo.
Sapresti dirmi se c’è una guida passo passo, magari con qualche foto?
Buongiorno Carlo, grazie a te per la lettura!
Se non ricordo male, sul forum http://www.mt09.it (sezione Tracer) qualcuno aveva fatto una guida.
Dovresti però cercare bene, perché non ho il link diretto.
Buona strada 😉
Ciao, davvero bel blog! Anche io stavo valutando lo stesso scarico ma spiegami meglio una cosa, cosa intendi per modificare il db killer? Leggevo sul sito di roadsitalia che puoi scegliere due db killer quello che fa piu o meno casino insomma ahahahah.
Calano davvero tanto le prestazioni?!?
In realtà io sono tracerista da poco piu di una settimana e quindi vorrei capire meglio! Grazie
Ciao Andrea. Purtroppo le prestazioni calano perché il terminale è “standard” per essere usato su più moto, quindi non é ottimizzato per Tracer. Serve rimappare e fare qualche modifica al DB killer che “tappa” letteralmente i gas di scarico.
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