La mia “stanza dei giochi”, musicalmente parlando!

Ecco arrivato il momento di condividere con voi quella che è una mia piccola conquista personale: la creazione di un angolo di casa dedicato ad ascoltare (ed a fare) della buona musica!

Dopo anni di trattative e mediazioni con la mia dolce metà – le priorità sono giustamente altre e più importanti – sono riuscito ad avere il “permesso” di ritagliarmi un piccolo angolo di casa da dedicare ad una delle mie più grandi passioni, ed oggi finalmente posso condividere con voi “step-by-step” i lavori che mi hanno consentito di creare ed insonorizzare quella che io chiamo affettuosamente “la mia stanzetta dei giochi”.

Compromessi necessari.

I primi anni nella nuova casa mi hanno visto “costretto” ad installare i miei giocattoli da “audiofilo” – virgolette d’obbligo – suddividendoli tra il soggiorno, nel quale ha trovato posto il sistema Home Theater, ed un’ampia mansarda (open-space), nella quale sono stati sistemati gli strumenti musicali ed un piccolo sistema Stereo dedicato inizialmente al solo ascolto dei preziosi LP di famiglia.

Il sistema Home Theater ha regalato da subito buone soddisfazioni, grazie alla disposizione favorevole della stanza ed alle predisposizioni create appositamente in fase di edificazione della casa, tutti i componenti si sono ben integrati con l’ambiente, anche se qualche compromesso è stato necessario. Una delle due colonne frontali (ad esempio) è stata posizionata davanti all’antina di un armadietto, rendendo poco pratico l’utilizzo dello stesso, e le due casse posteriori – per quanto “poco invasive” – hanno trovato posto appena dietro al divano (punto di ascolto), su piantane dedicate, ma centrali rispetto all’intera stanza. Nulla di drammatico, ma certamente non ideale.

Per quanto riguarda sistema Stereo invece, l’ampio ambiente mansardato aperto sul vano scala e con geometrie piuttosto complesse, non ha mai aiutato né l’ascolto del sistema, né la riproduzione musicale degli strumenti. In questo ambiente il suono ha ha sempre sofferto di echi e riverberi molto fastidiosi, rendendo davvero poco piacevole il tempo passato in questa location. Non nego che negli ultimi tempi (prima di intervenire più radicalmente) il tempo speso era più dedicato alla ricerca della soluzione “meno peggiore” che a godersi della buona musica in serenità.

In questo articolo tratterò poco dell’argomento “fare musica” perchè, pur avendo a mia disposizione una buona strumentazione, sono consapevole di avere ancora moltissimo da imparare ed al momento non mi sento in grado di dare consigli utili, ma solamente pareri personali.

Premesso ciò, la svolta!

Saletta_costruzione_4Deliberato e messo a budget l’intervento – previa sistemazione iter burocratico – sono passato alla realizzazione vera e propria della stanza, che prendendo forma all’interno della più ampia metratura a disposizione nell’open-space mansardato, ha occupato 1/4 dello spazio totale.

Saletta_costruzione_3Necessità primaria era quella di isolare il vano scala dal resto del volume, in modo da ridurre sensibilmente eco e riverbero causati da quest’ultimo. Necessità secondaria quella di avere un ambiente della giusta metratura interna (per lo sviluppo del suono) ed il più simmetrico possibile (così da poter poi intervenire in modo speculare con le correzioni acustiche ambientali).

Per la realizzazione delle due pareti necessarie è stata utilizzata una struttura metallica rinforzata, insonorizzazione interna adeguata e finitura in cartongesso, da trattare poi acusticamente. Pareti appoggiate su cuscinetto insonorizzante adeguato ed installazione di una porta in tamburato con classica apertura a cerniere.

Finiture ed insonorizzazione.

Saletta_costruzione_2Una volta finita e verniciata di un elegante grigio su 3 delle pareti disponibili, la stanzetta è stata arredata cercando di sistemare il mobilio nel modo più simmetrico possibile e – previo test con cablaggi “volanti” per avere una grossolana idea di come si sviluppava il suono all’interno del locale – il punto di ascolto è stato appositamente scelto con lo sguardo rivolto verso il lato più “basso” del locale e le spalle rivolte verso il lato più “alto”, così da lasciare libera espansione ai suoni riprodotti dal fronte sonoro.

Saletta_costruzione_1Vista la necessità di accogliere nello stesso ambiente sia il sistema Home Theater che il sistema Stereo (sistemi che analizzeremo meglio in un futuro articolo), il buon numero di componenti necessari mi ha costretto a dedicare un bel pò di ore di lavoro nel “posizionamento ed orientamento” di ogni singolo componente, così da ottenere la “migliore risposta” da ogni diffusore.

Interventi sull’equilibrio timbrico.

Saletta_insonorizzazione_2

Avendo da subito notato una risposta piuttosto “brillante” del sistema, ho utilizzato le librerie a disposizione posizionandole lateralmente nelle immediate vicinanze dei due diffusori frontali, nonchè negli angoli opposti, così da “spezzare” i punti di rifrazione più problematici.

La coda eccessiva (anche se, a volte, piacevole) della gamma bassa, è stata trattata con un bel tappeto acustico da 5 cm di spessore (validissimo prodotto Ikea) che non appena steso ha regalato una risposta molto pulita anche sulle gamme medie, probabilmente le prime a riflettere sul pavimento e creare “riverberi” strani.

Interventi sull’immagine stereofonica.

Saletta_insonorizzazione_1

Nella stanzetta è presente una finestra, precisamente alla sinistra del punto di ascolto, questa finestra mi creava una leggera decentratura della scena sonora e – vista l’assenza di tendaggi – ho creato un piccolo pannello acustico da posizionare direttamente sul vetro, esattamente nel punto di rifrazione principale, senza oscurare totalmente la visuale.

Per dare più profondità alla scena sonora e vista la relativa vicinanza del punto di ascolto alla parere posteriore, sulla stessa ho impiegato una serie di pannelli insonorizzanti a piramide, posizionati distanti tra loro quanto basta per aumentarne l’efficacia, il risultato per ora è abbastanza soddisfacente.

Tirando le somme.

La mia “stanzetta dei giochi” ad oggi è una buona base di partenza per futuri upgrade, qui potrò sperimentare soluzioni acustiche alla ricerca di una maggiore raffinatezza acustica, passare ore serene all’ascolto della musica che più mi aggrada e “suonicchiare” (“suonare” per me è un parolone) la mia strumentazione.

Saletta_panoramica

Ho intenzione di redigere prossimamente un articolo nel quale analizzerò i componenti dei sistemi e motiverò la scelta degli stessi .. alla prossima e buona Musica a tutti!

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