Hyundai IONIQ Hybrid – 75.000 km – Il momento dei saluti ..

Ultimo report personale della mia (posso dirlo) adorata IONIQ, dopo aver  ormai percorso più di 75.000 km e con il settimo tagliando di manutenzione già effettuato (comprensivo dell’installazione degli ultimi aggiornamenti software disponibili) ..

Dopo le analisi precedentemente effettuate e riassunte in questi articoli: “IONIQ, un anno dopo” e “IONIQ – Il punto a 35.000 km”, che vi invito a leggere, oggi con “una lacrimuccia” mi accingo a scrivere l’ultimo articolo che ha per oggetto quest’auto di casa Hyundai!

La IONIQ prodotta e commercializzata da Hyundai dal 2016 (prima versione) al 2022 (versione aggiornata), per mio conto, si è dimostrata un’auto valida, affidabile ed educativa, non presentando mai problematiche tali da causarne il fermo e portandomi, con il passare dei chilometri, ad una nuova consapevolezza nella guida.

Nell’utilizzo quotidiano ho sempre trovato l’auto confortevole e rilassante, mi ha sempre messo nelle condizioni ideali per gestire le complessità del traffico e non ha mai mancato di tirare fuori “brio” quando la strada lo permetteva!

I servizi di assistenza alla guida presenti nella versione Style – ancora oggi -risultano ben tarati, efficaci, precisi, mai invasivi e gli ultimi aggiornamenti ufficiali rilasciati da Hyundai hanno apportato qualche funzionalità apprezzabile, principalmente al sistema di navigazione.

I consumi, dopo 7 anni di onorato servizio sono praticamente gli stessi che avevo ad auto nuova: in modalità “ECO” e con condizioni favorevoli si ottengono (con le dovute accortezze) i 24/26 km/l, mentre nelle situazioni più gravose (ad esempio con temperature rigide e gomme invernali installate) scendono raramente sotto i 20 km/l). Io ammetto senza vergogna di non essere proprio un “hypermiler”, anzi, quando la strada lo ha consentito (e richiesto) non ho mai rinunciato a qualche allungo 😉

Il tempo non ha intaccato più di tanto i componenti maggiormente soggetti ad usura ed i materiali degli interni (mai stati da “top di gamma”, sia chiaro) hanno retto bene l’uso quotidiano. Ho sempre definito gli interni “economici ma ben realizzati” e fatti più per durare che per piacere: obiettivo centrato!

All’arrivo del primo piccolo in famiglia abbiamo apprezzato sia l’abitabilità interna, in particolare nella zona passeggeri posteriore, sia la buona capacità di carico del baule, in quest’ultimo infatti è entrato senza problemi un passeggino Inglesina Trilogy City (non tra i più compatti) avanzando il giusto spazio anche per altro .. ma con l’arrivo del secondo piccolino?

Ecco svelato uno dei motivi principali dei “saluti”!

La famiglia si è ulteriormente allargata e – complice una buona valutazione che la nostra IONIQ Full-Hybrid ha ottenuto come usato – abbiamo deciso di sostituirla con un’auto più grande, dalla maggiore abitabilità interna e con un baule più capiente: una Hyundai Tucson HEV ..

TUCSON IONIQ

.. la scelta della nuova Tucson (Facelift 2024) non è stata facile, personalmente non amo i Suv (non li ho mai amati e non ho mai negato questa mia repulsione), ma in quanto ad auto “per la famiglia” il mercato oggi non offre alternative. E’ un dato di fatto che le mie adorate Station Wagon sono state ormai ridotte a pochi esemplari, male allestiti, principalmente destinati alle “flotte”, difficile quindi per me trovare la quadra tra modello/allestimento/motorizzazione.

Mamma Hyundai in questi anni mi ha viziato, non posso negarlo, quindi il marchio ha guadagnato la mia fiducia, tanto spingermi – previo studio delle altre  proposte presenti sul mercato – da acquistare un’altra auto della gamma che SPERO (vorrei scriverlo a caratteri cubitali) contenga tutto il know-how già presente su IONIQ nel 2017 ed ulteriormente sviluppato in questi anni.

Sono perfettamente consapevole che IONIQ mi mancherà! Mi mancheranno i consumi irrisori (che gioco forza) aumenteranno sensibilmente, mi mancherà l’esclusività di guidare un’auto poco conosciuta che ancora oggi attrae gli sguardi per la linea sinuosa, con un cx di soli “0.24” ed un rapporto di sterzo di “13.9”, un’auto che – se vogliamo dirla tutta – al semaforo qualche soddisfazione se l’è tolta, capace però di garantire sempre spostamenti in serenità grazie alle ottime tecnologie implementate.

La nuova Tucson, dal canto suo, conserva parte delle caratteristiche presenti su IONIQ in quanto a tecnologie impiegate, impiega un powertrain HEV con tutti i “pro” legati a tale motorizzazione (anche se meno efficiente del powertrain impiegato su IONIQ, visto l’impiego di una motorizzazione Turbo con molta più cavalleria disponibile) e dovrebbe garantire anch’essa assistenza e sicurezza a bordo, sia a chi guida che agli occupanti. Lo spazio di carico che ci serve oggi è garantito dalle maggiori dimensioni della scocca, che se a conti fatti è lunga poco più della IONIQ, risulta più larga e molto più alta.

Che dite? Me li fate gli auguri per questa nuova avventura?

Grazie per aver letto sin qui, al prossimo aggiornamento 😉

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