Perchè non ho preso la Tracer 2018? Ecco le motivazioni!

Ciao carissimi, il titolo di questo articolo racchiude la domanda che in questo ultimo anno mi è stata posta molte volte, sia da voi lettori che da coloro che mi conoscono personalmente: “Perchè non hai preso la Tracer 2018?”

Premesso che ho già ampiamente trattato delle differenze tra i vecchi modelli e le nuove proposte presentate nel 2018 negli articoli: “Tracer 900 e Tracer 900 GT m.y. 2018” e “Video comparativa – MT-09 Tracer 2015 VS Tracer 900 2018“, l’aver cercato assiduamente confronto con i nuovi clienti e l’aver ritrovato nei feedback ancora le stesse questioni (che mi aspettavo fossero legate solo alle “vecchie” Tracer), mi ha convinto di ciò che “temevo“.

La Tracer 2018, dal mio punto di vista, è una evoluzione del progetto che ha voluto accontentare “la massa”, la maggioranza di tutti quelli che vedendo una moto “turistica” ad un prezzo “abbordabile”, la volevano “più facile e meno impegnativa”, “più rigorosa e meno scorbutica”, “più comoda sulle lunghe distanze”, “più a suo agio in autostrada” … insomma: più simile a tante altre turistiche già presenti sul mercato, ma “meno Tracer”!

Siamo sinceri, noi owners Yamaha ci siamo sentiti dire per anni che “le Jappo non hanno un’anima”, ma quando finalmente ci siamo ritrovati in sella ad una Jappo con un carattere ribelle e tutto suo, capace di farci emozionare sempre e comunque (nel bene e nel male), la maggior parte dei nostri “colleghi” (virgolette d’obbligo) ci rema contro e mamma Yamaha – che giustamente segue le richieste del mercato – sviluppa il progetto Tracer 2018 assecondando (anche troppo) “la massa”. Per me un vero peccato.

Questa capacità di ascolto delle richieste della clientela, da parte di mamma Yamaha, è senza dubbio lodevole! Ricordo con piacere il mio colloquio con i progettisti giapponesi – articolo qui: Yamaha incontra i Bikers – ma oggi temo che l’assiduo ascolto della molteplice varietà della clientela Tracer, non abbia giovato al progetto stesso. E’ un dato di fatto che la clientela Tracer copra un range di età molto ampio ed un altrettanto ampia tipologia di motociclisti, tutti con caratteristiche ed esigenze diverse tra loro, i sondaggi sui Forum parlano chiaro.

Nello specifico, non voglio dire che la Tracer 2018 sia stata totalmente snaturata, ci mancherebbe, ma personalmente avrei gradito uno sviluppo del progetto su quei fronti dove effettivamente la Tracer era carente, quindi: reparto sospensioni, ciclistica e capacità di carico, qualità di alcune componentistiche, protezione aerodinamica. Questioni che oggi, sulle Tracer 2018, purtroppo sono ancora problematiche e da rivedere.

  • Sappiamo che la situazione sospensioni ancora non brilla, Yamaha dice di averle “riviste”, senza entrare nel dettaglio, ma i tanti report degli utenti (sia della versione base che della versione GT) ci confermano che non è stato fatto poi molto, infatti con il passare dei chilometri e l’aumento del ritmo si rende necessario intervenire ancora per ripristinare un corretto funzionamento delle stesse, rivedendo l’idraulica e la componentistica interna.
  • Leggiamo che in molti accusano un eccessiva compressione del mono ammortizzatore posteriore a pieno carico o in coppia, questione che si manifesta oggi in modo più accentuato “grazie” all’aumento della lunghezza del forcellone posteriore, con conseguente riduzione della luce a terra ed il contatto del cavalletto centrale al suolo.
  • Ad onor del vero non si leggono più eclatanti casi di “wobbling” alle alte velocità come una volta (all’epoca si è gridato allo scandalo), ma qualcuno dei più esigenti lamenta ancora il fenomeno, segno che l’aumento della lunghezza del forcellone posteriore non ha risolto del tutto la questione (quando presente), ma ha sicuramente tolto agilità e dinamica alla Tracer.
  • Vediamo che ancora oggi in tanti sono alla ricerca di cupolini maggiorati, deflettori aerodinamici e soluzioni varie per migliorare l’aerodinamica dell’anteriore e togliere (o alleviare) le turbolenze che si accusano nella zona del casco.
  • Controllando poi alcune componenti soggette ad usura precoce, si nota che la qualità dei materiali impiegata sia la stessa dei vecchi modelli, su tutti mi viene da citare la catena, che su tante Tracer (compresa la mia) ha avuto vita troppo breve, se pur soggetta ad una scrupolosa manutenzione.

Se a questi fattori aggiungiamo anche il discorso dell’aumento fisiologico del prezzo di acquisto a listino (la mia era a quota 9.950,00 Euro), ciò che purtroppo viene “un pò” sminuito è l’ottimo rapporto qualità/prezzo della Tracer!

Indubbi invece i miglioramenti di mamma Yamaha a livello di finiture ed accortezza stilistica, lo sviluppo c’è stato ed è ststo consistente, il risultato è una Tracer 2018 più raffinata, rifinita, ma che mantiene le proprie caratteristiche di design. I tecnici sono stai in grado di rivedere e migliorare alcuni punti della moto dove sulle versioni vecchie si avvertivano mancanze. Sono tra quelli che reputano la Tracer 2018 “meno ignorante e più fighetta”, ma questi sono gusti personali di ognuno di noi e non si discutono.

Concludendo, forse devo ammettere di essere stato un pò troppo severo nei confronti della Tracer 2018, ma questa severità nasce dal fatto che – sinceramente – mi aspettavo di più e mi aspettavo che mamma Yamaha si muovesse in un’altra direzione, meno rivolta ad accontentare “la massa” e più diretta nel migliorare le effettive carenze di un progetto già buono.

Nella mia situazione attuale, con una fedele ed instancabile Tracer 2015, che nel tempo mi sono cucito addosso ed ho migliorato ove la ritenevo carente, l’idea di dover ricominciare tutto da capo e rifare i medesimi interventi su di un modello nuovo (ma con le medesime carenze), non mi ha fatto impazzire di gioia, quindi mi sono tenuto stretto la mia Tracy.

So che tra voi lettori c’è chi ha già sostituito la propria Tracer con il nuovo modello, chi per una tenuta del valore nel tempo, chi per semplice sfizio, chi per amore a prima vista, chi per reale necessità. Avrete sicuramente avuto i vostri buoni motivi, ma queste sono le mie personali riflessioni in risposta ai tanti che mi hanno chiesto con curiosità: “perchè non hai preso la Tracer 2018?”

Tracer_2015vs2018

Io per ora incrocio le dita e confido nel lavoro e negli sviluppi di mamma Yamaha sul progetto Tracer, sono sicuro che la prossima Tracer 900 sarà capace di stupirci … chissà se la mia prossima moto sarà un’altra Tracer o no?

Buona strada a tutti, Lele 😉

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2 risposte

  1. Luca ha detto:

    Ottimo articolo! Anche io come te ho la Tracer 2015 e mi trovi d’accordo su quasi tutto.
    Complimenti perché, al contrario di molti che scrivono sul web, esprimi pareri ponderati e sui quali hai ragionato, nel bene e nel male…
    Al prossimo articolo…
    Luca

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