Da Reflex a Mirrorless .. perchè no?

Eccoci oggi a parlare di fotografia, in modo molto disinvolto e da appassionato, non certo da professionista o esperto. Il titolo dell’articolo parla chiaro, è la domanda che mi sono posto quando ho deciso di sostituire la mia “vecchia” e tanto amata Reflex (Nikon D5100 e relative ottiche) con qualcosa di qualitativamente superiore.

Nel corso degli anni mi sono sempre più convinto che le tecnologie, se applicate in modo intelligente e mirato, possono contribuire significativamente allo sviluppo di un prodotto e nel caso delle Mirrorless questo concetto ha dato risultati davvero eccellenti. Sono sincero quando dico che: “qualche anno fa non avrei mai pensato di sostituire la mia Reflex con un sistema Mirrorless”.

Senza dilungarmi troppo in tecnicismi e specifiche che farebbero storcere il naso ai più (per chi ama approfondimenti e dati, consiglio una ricerca in rete), parto con il chiarire quella che è la differenza sostanziale tra un sistema Reflex ed un sistema Mirrorless, legato anche al nome delle stesse:

reflex-mirrorless

  • nel sistema Reflex l’immagine che vediamo nel mirino è quella che passa attraverso l’obiettivo, riflette sullo specchio, arriva al pentaprisma e quindi al nostro occhio, l’immagine come ci appare è immune alle variabili quali sensibilità ISO, tempo di scatto ed apertura del diaframma; l’immagine viene catturata dal sensore della fotocamera solo quando lo specchio si alza (durante la fase di scatto);
  • nel sistema Mirrorless l’immagine che vediamo nel mirino è quella che passa attraverso l’obiettivo e giunge direttamente al sensore della fotocamera, l’immagine che ci appare varia in base alla sensibilità ISO, al tempo di scatto ed all’apertura del diaframma; l’immagine che arriva al nostro occhio è quindi una riproduzione digitale su display, creata dalla cpu della fotocamera;

Precisata questa sostanziale differenza riprendo il discorso dal fatto che “qualche anno fa non avrei mai pensato passare al sistema Mirrorless”, perchè?

Perchè qualche anno fa le tecnologie applicate all’ambiente Mirrorless non erano in grado (dal mio punto di vista) di offrire quelle “garanzie” e quella “risposta” che invece oggi offrono. Mi riferisco al fatto che oggi, guardando nel mirino di una Mirrorless, si ha pressochè la stessa sensazione che offre una Reflex, l’immagine riprodotta digitalmente non è “rallentata o innaturale”, non presenta “lag o diffrazioni”, grazie sia alla potenza di calcolo delle nuove cpu che alla qualità dei display oled impiegati.

sensore_xt2

C’è poi tutto il discorso della capacità di messa a fuoco e della qualità dei sensori installati, che oggi, sempre grazie allo sviluppo tecnologico, è per mio conto al pari delle Reflex di fascia medio-alta. Sulle Mirrorless di ultima generazione molte case hanno dedicato alcuni pixel del sensore d’immagine (nell’ordine di centinaia di pixel) alla messa a fuoco a “rilevamento di fase”, ottenendo un netto miglioramento della procedura, che oggi è più che sufficiente per soggetti fermi ed in alcuni casi (vedi i modelli di alta gamma) si dimostra utilizzabile anche per i soggetti in movimento (casi in cui la messa a fuoco e sempre difficoltosa). Le capacità di messa a fuoco raggiunte oggi da alcune Mirrorless, a detta di molti esperti del settore, hanno addirittura sorpassato le capacità dell’autofocus di molte Reflex di pari fascia.

A quanto sopra aggiungo il fattore della portabilità, della riduzione dei pesi e degli ingombri, per me fondamentali viaggiando spesso in moto e dovendo trovare spazio per tutto l’occorrente. Nel mondo Mirrorless sia i corpi macchina che i relativi obiettivi sono di dimensioni ridotte e pesi relativamente contenuti, consentendo così di viaggiare “leggeri” senza rinunciare a strumenti di qualità capaci di portare a casa scatti degni dei ricordi più belli.

Ciò premesso, avrete già capito che ho scelto di fare un “salto nel buio” e passare da Reflex a Mirrorless, ma qual’è la fotocamera da me scelta, che spero mi dia ancora più soddisfazioni della ex Reflex? La prescelta è stata la Fujifilm X-T2!

Potete trovate tutte le specifiche tecniche ed i dati relativi alla X-T2 sul sito ufficiale Fujifilm, io mi limiterò a riportare di seguito le “Top” motivazioni che mi hanno fatto scegliere proprio questo modello di Mirrorless, piuttosto che altri comunque validi e dalle caratteristiche simili.

XT2_ghiere

1) Presenza di comandi manuali tramite ghiere hardware. Ho sempre odiato dover modificare i classici valori di “ISO, tempi, diaframmi, compensazione” tramite infiniti menù, dovendo distogliere lo sguardo dal mirino e perdendo quindi “l’attimo buono” per cogliere lo scatto, sulla X-T2 le ghiere poste nella parte superiore del corpo macchina sono ben tre ed ognuna dedicata ad una specifica funzione, nulla di più immediato, naturale e facile, almeno per il mio utilizzo, un bel ritorno al passato che non guasta!

2) Qualità e dettaglio davvero elevati, sia in Raw che in Jpeg. Capita spesso che in viaggio, quando il tempo è scandito da strada e luoghi da visitare, non si ha modo di fermarsi per sistemare le foto scattate, l’editing richiede tempo e concentrazione, ma questa X-T2 grazie alle impostazioni di fabbrica (selezionabili e personalizzabili) riesce a regalare degli scatti davvero belli, che spesso non necessitano di ulteriori sistemazioni in post-produzione e sono pronti per la condivisione online, grazie anche alla connessione wifi presente ed all’app Fujifilm dedicata al trasferimento su dispositivo mobile.

Fujinon

3) Ottiche dalla qualità costruttiva davvero impeccabile. Sarò sincero, in casa Fujifilm anche le ottiche in “kit” vendute unitamente alle X-T2 hanno una qualità costruttiva davvero elevata, materiali ottimi, componenti in metallo, nulla che vedere con i “plasticoni” presenti nei kit di altre marche tanto blasonate. Ciò nonostante, per iniziare a fotografare con questa nuova macchina la mia scelta è ricaduta sull’adorabile 35mm F2, che regala degli scatti davvero belli con un bokeh morbido e piacevole. Obiettivo acquistati separatamente dal corpo macchina.

4) Peso ed ingombri ridotti, tropicalizzazione di corpo e lenti. Come anticipavo prima, per me la portabilità della strumentazione è fondamentale, questa X-T2 ed annesso corredo posso riporli sia nella borsa dedicata Manfrotto (a passeggio) che nella borsa da serbatoio Givi (in moto), senza paura che subisca infiltrazioni di umidità o polvere, data la tropicalizzazione sia del corpo macchina che delle lenti che scelgo di portare. Anche gli sbalzi termici non sembrano essere un problema per questo gioiellino di casa Fujifilm.

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5) Doppio Slot programmabile per memorizzazione su SD. Funzione che consente di scegliere la modalità di salvataggio dei dati (speculare, backup o personale), io ho programmato la macchina in modo da dedicare la scheda SD dello Slot 1 al salvataggio dei files Raw (solitamente più pesanti) e la scheda SD dello Slot 2 al salvataggio dei files Jpeg e dei files Mp4 dei video realizzati.

6) Ricarica delle batterie possibile tramite porta USB. Un lato negativo del mondo Mirrorless è che le batterie non durano molto, questo perchè il sensore della fotocamera sempre attivo ed il display presente nel mirino consumano energia costantemente (quando la macchina è accesa). L’alternativa più classica è portarsi dietro più batterie cariche e pronte all’uso, ma grazie alla funzione di ricarica rapida tramite porta USB (che sulla X-T2 è in versione 3.0) la batteria installata può essere ricaricata tramite power bank o altra sorgente, funzione davvero utile quando si è in viaggio.

Vedremo quindi se la nuova arrivata sarà all’altezza della “vecchia” Reflex, ma sono abbastanza fiducioso perchè già dai primi scatti la qualità delle immagini e la facilità di utilizzo non mi stanno facendo rimpiangere le vecchie abitudini, l’utilizzo concreto sul campo e gli scatti ricercati daranno il proprio verdetto .. ora vi lascio qualche immagine della X-T2 tratte dal sito ufficiale Fuji.

Grazie per aver letto sino a qui, auguro “buona fotografia” a tutti 😉

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2 risposte

  1. Enrico ha detto:

    Bravo! Io sto valutando il passaggio ma mi spaventano un paio di cose: l’autonomia e l’autofocus di soggetti in movimento in condizioni di scarsa luce (sport a livello amatoriale).
    Chissà se riuscirò a trovare la mirroless adatta a me (o almeno ad avvicinarmi).
    Grazie per l’articolo!

    • LeleBRT ha detto:

      Ciao Enrico e grazie a te per il commento. Ti auguro di poter provare più Mirrorless che puoi, indipendentemente dalla marca o dalla fascia di prezzo, così da capire se possono fare al caso tuo. Un saluto, Lele.

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