Yamaha incontra i Bikers

Dunque .. partendo dal presupposto che “motociclisticamente parlando” (e da appassionato quale mi reputo) per me il 16 maggio 2016 è stato “il giorno perfetto”, vi racconto com’è andato l’incontro che ho avuto con i tecnici Yamaha ..

.. come si evince dalla foto in evidenza (e che ritrovate in calce), i signori incontrati non sono i tecnici Yamaha Italia, bensì i progettisti ed i designer giapponesi che hanno lavorato sul progetto MT-09 Tracer, sorpresa inaspettata e decisamente gradita, peccato solo per qualche difficoltà comunicativa (con l’inglese di entrambe le parti), ma grazie al supporto dei commissari di zona presenti, è stato tutto fattibile.

L’incontro, tenutosi presso la mia concessionaria di riferimento (Yamaha Motortimes di Saronno, che non finirò mai di ringraziare per il privilegio concessomi) é stato sviluppato in due momenti distinti: un momento teorico dedicato ad analizzare un questionario da me precompilato, raccogliendo “pro e contro” da me riscontrati, ed un momento pratico dedicato all’analisi concreta della mia Tracer, per capire come e perché io avessi modificato alcuni aspetti della moto.

Nell’incontro sono riuscito a portare la loro attenzione sui temi caldi che riguardano quasi tutti noi “Traceristi”, temi a loro ben noti (visto che giornalmente questi tecnici incontrano più clienti diversi e le segnalazioni a loro riportate sono più o meno sempre le stesse) e l’interesse dimostrato nell’ascolto del cliente e nella possibile (futura) ricerca e sviluppo del progetto Tracer, mi hanno fatto ben sperare .. quindi complimenti a Yamaha ed al suo Staff a prescindere!

Vendite della Tracer nettamente al di sopra delle aspettative, moto che ha raccolto un range di motociclisti ampissimo, moto che ha raccolto motociclisti di tutte le età ed estrazioni .. sono fattori che portano loro (tecnici) a dover sviluppare e migliorare la Tracer ove è carente, per una soddisfazione ancora più alta della clientela .. ma, qui sorge un MA .. MA un’unica moto può soddisfare così tanti Bikers con esigenze così diverse? E’ la domanda “provocatoria” che ho voluto porre a loro ..

La risposta è stata: “NO” ..

Seguita però da motivazioni più che concrete e strettamente legate al target del progetto Tracer: la Tracer è stata da loro progettata, pensata e disegnata per garantire “emozioni, reattività, agilità, pesi ridotti, maneggevolezza” .. con il “plus” di avere una postura in sella piuttosto comoda per pilota e passeggero, una protezione aerodinamica accettabile, possibilità di caricare la moto per spostamenti a medio-corto raggio .. punto.

A questo punto ero proprio curioso di sapere il “perchè” di questo progetto Tracer, ed ho (un pò sfacciatamente) osato chiedere .. di seguito le risposte:

Perchè prima non c’era ..

Perchè per viaggiare a medio lungo raggio “belli comodi”, Yamaha ha la Super Tenerè e la Fjr ..

Perchè per divertirsi alla grande e fare la sparata, Yamaha ha la 09 Naked, SR, Traker, XSR ..

Perchè per fiondarsi su un binario a velocità oltre codice, Yamaha ha la serie R ..

Quindi riassumendo scopi ed intenti, riportandoli concretamente sulle questioni segnalate, ecco le conclusioni:

  • Un progettista giapponese, che si sente dire da un cliente Tracer che la moto “ondeggia” ad alta velocità, ti guarda con aria interrogativa, rispondendoti che hai (probabilmente) sbagliato qualcosa nell’approccio con il mezzo o devi cercare un compromesso, viste le premesse.
  • Un progettista giapponese, che si sente dire che il motore “fa rumore” o ha la distribuzione “rumorosa”, ti guarda con aria interrogativa, rispondendoti che hai (probabilmente) dimenticato di avere tra le gambe solo “210 kg” di alluminio, viste le passate richieste di riduzione dei pesi.
  • Un progettista giapponese, che si sente dire che “il motore ha 115 cavalli ed arriva a 200 Km/h, deve arrivarci in sicurezza”, ti guarda con aria interrogativa, rispondendoti che gli stessi 115 cavalli li hai nel “misto” ed hai (probabilmente) scelto erroneamente dove/come usarli, viste le passate richieste di “maggior potenza”.

Da tutto ciò deduco che, tolti i concreti problemi di gioventù della Tracer, a loro riportati da me personalmente (elenco sotto), le questioni che abbiamo letto più volte online e che tanto fanno (o hanno fatto) disperare alcuni Bikers, per certi versi possono essere legate ad un utilizzo (o approccio) non proprio azzeccato (o in linea) con quello che è il progetto (o il target) della Tracer ..

Personalmente comunque concordo con quanti di voi pensano che (a livello di sospensioni) i tecnici Yamaha avrebbero potuto fare di più, magari impiegando componenti e materiali più performanti, in grado di sopportare meglio tutte le sollecitazioni della moto e la potenza del 3 cilindri Crossplane, ma a quel punto sarebbe venuto meno il loro intento di mantenere il prezzo di vendita della Tracer a livello assolutamente concorrenziale (quasi da “ammazza mercato”) .. prezzo che ha comunque dato ragione a Yamaha, visti i numeri delle vendite!

Concludo dicendo che io sono stato “stra-felice” dell’incontro che ho avuto, spero di essere stato (da appassionato) utile a loro, tanto quanto le loro risposte lo sono state a me .. mi ha fatto un immenso piacere il loro interesse nei confronti delle modifiche da me apportate alla Tracer, mi hanno chiesto “di tutto”, il perchè di ogni intervento e la necessità dello stesso ..

Unico neo: non finivamo più di salutarci a suon di inchini e strette di mano!

Elenco questioni riportate ai tecnici:

  • bilanciamento cerchio anteriore
  • difficoltà di accensione a caldo del motore
  • qualità generale delle sospensioni
  • efficacia e resa del mono posteriore
  • mancanza pomello precarico mono
  • mancanza cruise control come optional
  • qualità e comodità della sella
  • posizionamento pulsante abbaglianti
  • centratura manubrio moto nuove

Grazie per aver letto sino a qui e buona strada a tutti 😉

 

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